Caos Parma. L’ufficiale giudiziario ha sequestrato tre furgoni e un’auto di proprietà del club emiliano che sarà anche penalizzato di cinque punti in classifica. Non sono arrivati, infatti, i bonifici bancari per i dipendenti e giocatori ma al centro sportivo di Collecchio è piombato il carro-attrezzi che ha portato via i mezzi pignorati per una cartella di Equitalia, la cui cifra è di circa 100mila euro.
“Restiamo fiduciosi – ha detto il dg Pietro Leonardi del Parma -, speriamo che la situazione si risolva”. A quanto sembra i bonifici tanto attesi starebbero per giungere ai destinatari.
Intanto il termine per il pagamento degli stipendi arretrati, o parte di essi, è scaduto e la società – passata in sei mesi da Ghirardi all’albanese Taçi fino al nuovo patron Giampietro Manenti – quasi certamente avrà 5 punti in meno in classifica dopo i deferimenti della Procura Figc (-2 per l’insolvenza di novembre e -3 per la recidiva).
Il presidente Manenti è in Slovenia, a Nova Gorica, dove ha sede la sua Mapi Group: “Lunedì sera – afferma a stadiotardini.it – c’è stato l’importante passaggio del bonifico internazionale. Ribadisco i bonifici sono arrivati, il pagamento è stato eseguito. Il pignoramento? Un’ingiunzione vecchia che avevamo ritenuto di non bloccare”.
Probabile, infine, che i giocatori e l’allenatore Donadoni possano fare partire al più presto le lettere di messa in mora dopo l’incontro con il presidente dell’Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi.