Il nuovo questore di Palermo, Guido Longo, che si è insediato oggi, ha lanciato un messaggio contro il pizzo. “Non lo pagate, lo dico ai commercianti, che ancora continuano a farlo. Continuare significa arrendersi anche perché chi lo paga lo farà per la vita mentre chi si ribella non pagherà più”.
Longo ha preso il posto di . L’attuale questore era già stato a Palermo 24 anni fa come vice capo della Squadra Mobile.
“Adesso di criminalità organizzata si parla, la si riconosce e la si combatte. I cittadini devono sentire vicino la polizia – ha spiegato Longo – Questo li rende più forti e più propensi alla collaborazione. Non bisogna mai mollare o pensare di averla vinta. Bisogna sempre camminare e mai fermarsi soltanto a degli step, che in molti casi sono insufficienti”. Per il nuovo questore bisogna contrastate la criminalità diffusa “e contrastare l’illegalità da cui prende linfa la mafia”. Tra le nuove emergenza il terrorismo islamico. “Una nuova emergenza a cui stiamo dando il massimo impegno controllando tutti gli obiettivi sensibili”, ha aggiunto Longo che ha garantito anche il massimo impegno nella protezione dei magistrati. “Garantiremo la protezione massima al dottor Di Matteo e faremo di tutto perché quegli attentati, di cui sono stato testimone negli anni in cui ho lavorato qui, non si ripetano più. Chiedere il bomb jammer? Può essere, faremo quello che è nelle nostre possibilità, non ci saranno coni d’ombra”.
È emozionato il neo questore di rientrare nella sede della questura dove è stato in passato. “Sembra lo stesso di 24 anni fa. – ha concluso Longo – Con il capo della mobile Arnaldo La Barbera qui abbiamo fatto cose egregie, i Madonia li abbiamo arrestati noi, il primo libro mastro è stato scoperto proprio in via D’Amelio ed i commercianti negarono l’evidenza sebbene fosse sotto gli occhi di tutti che pagasse tre quarti della Palermo di allora”.