È arrivato nel porto di Augusta il catamarano con a bordo gli italiani evacuati dalla Libia. Sono scortati da un numeroso schieramento di militari. Testa bassa, hanno avuto l’ordine di non parlare con i giornalisti. Alcuni di loro, sfidando il gelo della mattina, hanno osservato le manovre di approdo dal ponte.
Il catamarano, di colore bianco e una striscia laterale arancio, è il San Gwann della compagnia maltese Virtu Ferries. Sulla banchina del porto di Augusta ad attenderli c’erano tre autobus delle forze armate che sono stati utilizzati per trasferire gli italiani in un’altra struttura militare, la base di Sigonella.
Da lì, con un velivolo dell’aeronautica saranno trasferiti in un aeroporto militare, probabilmente Ciampino (Roma). Il porto di Augusta è ‘blindato’ non soltanto con l’impiego di militari, ma anche dalle forze dell’ordine.
Salvatore, siracusano, è stato il primo italiano a scendere dal catamarano. Arriva da Tripoli, trascina due trolley, ma non vuole lasciare commenti. E annuisce vistosamente, per dire di sì, quando qualcuno gli chiede se gli è stato detto di non parlare. Poi però qualcosa dice: “La situazione a Tripoli è critica…”. E sull’Isis: “È già da un pezzo che è a Tripoli, lo ha detto anche la televisione”. “Adesso basta, ci sarà chi farà le dovute dichiarazioni”.