Il Milan non è in vendita. La Fininvest non è “interessata alla cessione di quote di maggioranza dell’AC Milan” confermando quanto dichiarato sabato 14 febbraio: “vari soggetti hanno mostrato interesse per partnership relative al Milan stesso, ma non esistono colloqui di qualche concretezza e tanto meno pre-accordi o incontri decisivi in agenda”.
La holding della famiglia Berlusconi smentisce quindi il broker thailandese Bee Taechaubol che, al Bangkok Post, ha confermato di aver presentato un’offerta per un miliardo di euro.
Secondo il quotidiano thailandese “Bee Taechaubol, direttore esecutivo del gruppo di private equity Thai Prime e azionista della Global Legend Series, ha confermato di voler acquisire la quota di maggioranza del Milan, con una quota superiore al 50%, e di credere che l’accordo sarebbe stato chiuso entro la fine del mese”. Anche La Repubblica aveva anticipato la notizia spiegando che il finanziarie tailandese era pronto a versare il 30% del capitale, circa 300 milioni di euro, con l’obiettivo di arrivare alla totale cessione nel giro di qualche anno per un miliardo di euro. Il quotidiano ha rilanciato anche il nome del gruppo cinese Wanda come altro potenziale acquirente dopo il recente investimento in Infront.
Sul piano strettamente economico, Fininvest in questo momento ha abbastanza liquidità nelle sue casse grazie alla vendita, 377 milioni, dell’8% di Mediaset, di cui è rimasta azionista di riferimento con il 33,4% del capitale. Una riserva finanziaria che potrebbe essere utilizzata per la costruzione del nuovo stadio del Milan, oppure per sostenere Mondadori in un’eventuale acquisizione di Rcs Libri.
Le indiscrezioni su Bee Taechaubol, invece, sono abbastanza negative. Il manager thailandese è un broker finanziario che opera nel campo delle mediazioni e dunque non sembrerebbe in grado, da solo, di sostenere un esborso economico tanto consistente. Ed infatti la società di cui è azionista ha un patrimonio di circa 90 milioni di euro, pochi per far fronte all’offerta da un miliardo di euro per il Milan.
Ma c’è di più ed è forse il fatto più inquietante. Il nome di Bee Taechaubol, in passato era stato inserito nella black list della borsa thailandese ed avrebbe numerose indagini nei suoi confronti per il reato di “insider trading”