Svolta nel ‘giallo’ della donna uccisa il 7 febbraio scorso sulla spiaggia della Playa di Catania, Letizia Consoli, che era rimasta ancora senza nome. La polizia di Stato, su delega della Procura distrettuale, ha fermato il presunto autore del delitto: si tratta du Zakaria Ismaini, marocchino di 32 anni.
L’omicidio è avvenuto il 7 febbraio scorso sul lungomare de La Playa di Catania e di avere appiccato il fuoco al bungalow dove è stato commesso il delitto. L’uomo è anche indagato per un omicidio commesso con modalità simili in Puglia: carabinieri della Compagnia di Santo Vito dei Normanni in provincia di Brindisi gli hanno notificato infatti un provvedimento di fermo per l’uccisione di Cosimo Mastrogiovanni, il cui cadavere carbonizzato è stato trovato in una villetta a Latiano il 13 novembre del 2014.
La Procura di Catania si è occupata soltanto del delitto avvenuto a La Playa e ha ricostruito i contatti telefonici avuti tra l’uomo e la vittima. La donna, vedova, amava passeggiare sul lungomare de La Plaia e lì avrebbe conosciuto il marocchino del quale sarebbe diventata amica. Il 7 febbraio scorso l’uomo l’avrebbe colpita alla testa al culmine di una lite, trascinato il corpo in mare e poi appiccato il fuoco ad un bungalow. Ismaini è stato fermato in un peschereccio ormeggiato nel porto di Catania. Durante due interrogatori, al sostituto Giovannella Scaminaci e al Gip di Catania, ha reso ampia confessione sul delitto.
“È stata un’inchiesta complessa, che partiva da dati molti difficili da interpretare, ma grazie al lavoro del mio ufficio e dalla polizia di Stato, in particolare della squadra mobile, siamo riusciti a risolvere in tempi brevi le indagini, individuando il colpevole”. Lo ha affermato il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, nella conferenza stampa dell’operazione che ha fatto luce sull’uccisione della ‘donna senza nome’ nella Plaia.