La Procura di Catania non ha comunicato i nomi degli indagati per la morte della piccola Nicole, la neonata morta in ambulanza il 12 febbraio scorso perché non si trovava un posto in ospedale. Gli indagati, infatti, devono ancora ricevere l’avviso di garanzia. Domani pomeriggio invece sarà dato l’incarico al collegio di consulenza tecnica composto da un medico legale, da un ginecologo e da uno specialista di neonatologia e rianimazione.
Le indagini proseguono su due direzioni. La prima mira ad individuare eventuali responsabilità nel decesso della piccola Nicole “tra queste responsabilità – spiega la Procura – vi sono anche le ipotesi omissive relative a comportamenti che possano aver contribuito all’evento per l’individuazione dell’unità di rianimazione, in relazione alle informazioni ricevute circa le condizioni critiche in cui versava la bambina”.
Dall’altro lato i magistrati stanno valutando “le responsabilità per omissione delle unita’ di rianimazione neonatale, alle segnalazioni di insufficienza di quelle funzionanti, alla previsione di meccanismi atti a far fronte ad emergenze nella situazione data”.
Domani sarà a Catania anche la commissione nominata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin per fare luce sulla morte di Nicole. L’incontro è fissato nella sede del Nas dove carabinieri e ispettori confronteranno i dati che sono stati raccolti. Il ministro, dopo la richiesta dell’assessore alla Salute Lucia Borsellino, ha disposto che alla riunione possano partecipare anche i funzionari della Regione Siciliana.
Intanto Tania Laura Egitto, la madre della piccola Nicole, ha scritto su Facebook una lettera struggente dedicata alla figlia:”Siamo a casa, ed io e il tuo papà stanotte non avremmo dovuto dormire per cullare te, darti da mangiare, cambiarti il pannolino…invece abbiamo pianto quasi tutta la notte per poi addormentarci un pò con la tua camicetta in mezzo a noi, forse sei stata tu amore di mamma a cullarci per farci dormire…Amore mio piccola – scrive ancora – mi dicono che adesso sei un angioletto e che il Signore aveva bisogno di te..in realtà amore mio io e il tuo papà avevamo bisogno di te più di chiunque altro..e adesso non riusciamo a consolarci..è troppo difficile, è un vuoto troppo grande…Ti amiamo..ti amiamo tanto”.