Tensione nel modo politico impegnato sul fronte delle riforme. La maggioranza vuole chiudere i giochi entro domani alla Camera. Le opposizioni, però, non vogliono cedere, chiedono tempi più lunghi e mettono in pratica un duro ostruzionismo. Così, dopo il caos e gli scontri di ieri, alle 12 si riunisce la conferenza dei capigruppo, proprio su richiesta delle opposizioni. Al centro del dibattito i tempi del voto delle norme del Ddl Boschi. Forza Italia ha chiesto di essere ricevuta dal capo dello Stato Sergio Mattarella, per bocca di Renato Brunetta.
Alle 13, invece, è previsto un vertice dei deputati PD con Matteo Renzi, in veste di segretario del Partito. La minoranza dem proverà a far sentire il proprio peso, per cambiare alcune norme del Ddl Boschi, sulle riforme. La seduta in Aula alla Camera è stata sospesa in attesa della capigruppo. Prima, però, è stato, infatti, approvato l’articolo 37 del ddl riforme, che modifica l’articolo 135 della Costituzione, riformando le modalità di elezione dei giudici della Corte costituzionale.
Ieri la rissa in aula alla Camera, con deputati in piedi sui banchi che si scagliano l’uno contro l’altro. Il vicepresidente Roberto Giachetti ha sospeso la seduta. In precedenza i deputati M5s avevano scatenato una bagarre in aula, provocando una prima sospensione dei lavori.