Vasta operazione anti-ricettazione a Nicosia, in provincia di Enna. I carabinieri hanno arrestato, nella notte, cinque rumeni accusati di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata ai furti e alla ricettazione di rame. Altre otto persone risultano indagate nell’ambito della stessa inchiesta.
Gli arrestati sono Valentin Alin Mateiuc, 28 anni, Constantin Nitii 26 anni, Cezar-Vasile Botezatu 35 anni e Gabriel Vicol Mihai 26 anni. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato, ricettazione.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, ha consentito di disarticolare l’organizzazione che, tra il 2013 e il 2014, avrebbe compiuto numerosi furti di rame a danno della Società Enel distribuzione spa, in diverse provincie della Sicilia.
Il riciclaggio del rame avveniva attraverso persone del messinese, ma la banda avrebbe avuto la sua sede operativa a Caltanissetta. È in corso anche il sequestro di 13 autovetture di grossa cilindrata che secondo gli investigatori sarebbero provento dell’attività delittuosa.
“L’operazione ha permesso la disarticolazione di una tra le bande più organizzate della Sicilia – affermano gli investigatori – dedite ai furti di rame, diventati orami un fenomeno criminale dilagante e di elevato allarme sociale come di recente, ad Agrigento, evidenziato dal ministro degli Interni Angelino Alfano”.
Sono state anche sequestrate alcune automobili e due autocarri: una Bmw x5 3.0 d, una Chrysler grand voyager 2.5 td, una Fiat bravo, una Lancia thesis 2.4 jtd, un’Audi a6 2.5 v6 tdi, una Bmw serie5 530d, un’Audi a4 1.9 tdi, un’Honda cb 600f hornet, un’Opel tigra, un Autocarro fiat 35 e un’Autocarro Mercedes sprinter.