Omar Al-Kutobi, 24anni e Mohammad Kiad, 25, sono stati arrestati a Sidney, in Australia, mentre stavano per preparare un attacco terroristico, ormai imminente. Il blitz, effettuato dalla polizia antiterrorismo, è scattato a Fairfield, con la perquisizione della nonna di uno dei due arrestati all’interno del quale sono stati trovati un coltello, un machete, una bandiera con i simboli dell’Isis e un video in cui uno dei due annunciava l’attacco.
I due uomini, secondo gli investigatori, stavano preparando un attentato nello stile dell’Isis per vendetta contro l’intervento dei Paesi occidentali impegnati nella lotta allo Stato islamico. In particolare l’opinione è che si stessero preparando per eseguire l’ordine dell’Isis di decapitare qualsiasi non credente in strada, come agenti di polizia o componenti delle forze dell’ordine.
Al-Kutobi, che studiava informatica, si era trasferìto in Australia dall’Iraq nel 2009, prendendone la cittadinanza nel 2013. Kiad, invece, era in Australia da quattro anni, aveva lavorato come guardia di sicurezza ma era stato licenziato da qualche giorno, sul suo profilo facebook sosteneva di amare i beni di lusso come i rolex, i vestiti di Dolce e Gabbana e di fare sollevamento pesi. Secondo vicini e colleghi, i due non avevano mai parlato di religione e che non avevano mai dimostrati atteggiamenti radicali nei confronti dell’Islam
Il procuratore del Commonwealth Michael Allnutt ha detto che le accuse contro di loro “sono talmente gravi che il loro caso potrebbe essere trattato dalla Corte Suprema che si occupa di solito di omicidi e grandi casi di fornitura di droga e di frode”.
Gli arrestati “non erano nel radar” della polizia, che ha raccolto in extremis informazioni sulle loro intenzioni ed è intervenuta con un’operazione immediata.
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