Droga ed estorsioni a Bari, 13 arresti | Duro colpo alla cosca dei Campanale /VIDEO

di Redazione

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Droga ed estorsioni a Bari, 13 arresti | Duro colpo alla cosca dei Campanale /VIDEO

| martedì 10 Febbraio 2015 - 08:17

Blitz congiunto a Bari di Polizia e Carabinieri contro i clan che controllano il mercato della droga e delle estorsioni. Tredici arresti sono stati effettuati nei confronti degli affiliati alla cosca barese dei Campanale. Le indagini, svolte dal reparto operativo dell’Arma di Bari e dalla compagnia di Triggiano e dalla squadra mobile hanno preso il via dopo l’omicidio di Mario Rizzo, avvenuto a Rutigliano, dove l’uomo fu ucciso dentro un bar del centro con diversi colpi alla testa.

Secondo gli investigatori, l’assassinio sarebbe da ricondurre a “uno scenario da risiko, con il feroce clan mafioso barese dei Campanale all’attacco dei più deboli clan del sud della provincia”. Al tentativo di negoziare un accordo con in clan locali per spartirsi il mercato di droga ed estorsioni, avrebbe fatti seguito l’omicidio di Rizzo, “colpevole – sempre secondo le fonti investigative – di aver rifiutato di piegarsi ai “baresi” e di aver persino umiliato un luogotenente dei Campanale, oggi arrestato, picchiato e fatto inginocchiare in pubblico, pistola alla tempia, simulando un’esecuzione”.

Dal quartiere San Girolamo, con la copertura degli Strisciuglio, il clan Campanale era riuscito ad estendersi in diversi Comuni della provincia, arrivando a controllare sia le piazze dello spaccio che il racket delle estorsioni.

Per gli inquirenti, alcuni clan dell’hinterland si sarebbero alleati con quelli di Bari per dominare i gruppi meno forti ed imporsi per dominio del traffico di droga ed estorsioni. Forse per ritorsione, i primi taglieggiati sarebbero stati proprio gli imprenditori del territorio controllato da Rizzo, tra cui anche un’impresa di pompe funebri.

Sono tredici le misure cautelari, nei confronti di pregiudicati, di cui 11 in carcere e 2 ai domiciliari. Sono finiti in carcere il 45enne Leonardo Campanale e suo figlio 28enne Felice, rispettivamente figlio e nipote del boss Felice Campanale ucciso in un agguato mafioso nell’agosto 2013. In cella anche il 37enne di Conversano Rocco Masotti e il 41enne di Rutigliano Giovanni Zullo, detto “Pucci Pucci” (entrambi già condannati per l’omicidio di Mario Rizzo), il 51enne Nicola Antonio La Selva di Conversano, il 39enne barese Nicola Frappampina, il 32enne di Rutigliano Francesco Busano, detto “Mongolo”, il 38enne di Capurso Giovanni Giancotti, detto “La Camorra”, Erasmo Brescia, 36 anni di Rutigliano detto “Bidone” o “Ciambellone”, Gianfranco Ferrante di 35 anni di Bari e il 48enne Michele Carbonara di Rutigliano. A quattro persone, Felice Campanale, Brescia, Masotti e Zullo, l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere. Arresti domiciliari anche per due collaboratori di giustizia.

 

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