Prostitute marocchine da “redimere” per darle in moglie ai miliziani dell’Isis. Evidentemente, mancano le donne di rigida osservanza islamica disposte a condividere il destino coniugale con i terroristi dello stato islamico, che ha pensato di ovviare ricorrendo alle donne marocchine per farle sposare ai suoi uomini.
Sarebbero tra le 200 e le 500 le prostitute che il Califfato del terrore avrebbe reclutato in Marocco per il cosiddetto ”jihad del sesso”, secondo quanto ha denunciato il direttore del Centro marocchino di Studi strategici, Mohamed Benhamou. L’Isis starebbe dando del denaro alle prostitute per convincerle a pentirsi. Soltanto potranno essere celebrati i matrimoni con i miliziani in Iraq e in Siria.
Secondo Benhamou, l’Is “ha iniziato lo sfruttamento della prostituzione marocchina attraverso intermediari in Turchia”. Le donne sono ”rapite e vendute all’organizzazione in Siria e Iraq dove sono costrette a fare quello che viene chiamato il matrimonio del jihad”. L’Isis tenta le prostitute con soldi e stipendi mensili, ma anche con pressioni psicologiche sostenendo che sposare i jihadisti è un’occasione per pentirsi ed espiare le colpe dei rapporti sessuali a pagamento avuti in passato.