Si sono conclusi in un drammatico bagno di sangue gli scontri avvenuti al Cairo tra i tifosi dello Zamalek e le forze dell’ordine prima del match casalingo contro l’Enppi. Il bilancio provvisorio parla di oltre 3o morti e decine di feriti, una follia che adesso potrebbe portare alla sospensione del campionato egiziano a tempo indeterminato.
“Volevano entrare senza biglietto, siamo dovuti intervenire”, spiega il ministero dell’Interno. I tifosi, appartenenti al gruppo dei White Knights, sono stati dispersi dalla polizia a colpi di lacrimogeni. Nella calca creatasi dopo la fuga, decine di altri tifosi sono stati calpestati e uccisi. Il tutto sarebbe nato dopo lo stop forzato a quasi 5 mila ultrà dei White Knights rimasti fuori dallo stadio di proprietà del ministero della Difesa poichè senza biglietti.
Il match, nonostante gli scontri, non è stato sospeso è si è concluso sull’1-1. Sembra che uno dei giocatori dello Zamalek, Omar Gaber, si sia rifiutato di giocare la partita contro l’Enppi. Per rispetto nei confronti delle vittime, gli ultrà presenti all’interno dello stadio si sono girati mostrando le spalle al campo da gioco. Dopo i drammatici eventi di Port Said che portarono alla morte di 74 persone, l’Egitto torna a fare i conti con la violenza ultras.