Ucraina, Kerry: “No alla soluzione militare” | Diplomazia al lavoro per il cessate il fuoco

di Redazione

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Ucraina, Kerry: “No alla soluzione militare” | Diplomazia al lavoro per il cessate il fuoco

| domenica 08 Febbraio 2015 - 11:37

“Vi assicuro che non ci sono divisioni, noi siamo uniti, siamo uniti nella diplomazia e lavoriamo insieme, tutti d’accordo sul fatto che non possa esserci una soluzione militare”. Lo ha detto il segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry a Monaco, intervenuto alla conferenza di Monaco sulla sicurezza riferendosi al conflitto ucraino. Tra Usa ed Europa, nei confronti della Russia, non c’è una politica differente, ha assicurato Kerry  in merito alla crisi, anche se lo stesso segretario ha sottolineato che ci sono “persone che stanno provando a crearne”. Siamo tutti d’accordo, ha aggiunto Kerry “sul fatto che questa sfida non finirà con la forza militare”.

Vladimir Putin, Angela Merkel, Francoise Hollande e Petro Poroshenko si incontreranno mercoledì prossimo a Minsk. Ad annunciare il prossimo vertice, che segue quello di Mosca di queste ore, è stato il portavoce del governo tedesco. Il capo del Cremlino, il cancelliere tedesco e i presidenti francese e russo  si sono sentiti al telefono in giornata per tentare di trovare un accordo e avviare il cessate il fuoco, decidendo la riunione della settimana prossima.

Le rassicurazioni arrivano direttamente al ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov che aveva sottolineato come l’eventuale piano, discusso a Washington, per la fornitura di armi e attrezzature militari a Kiev potrebbe produrre “conseguenze imprevedibili” e minare gli sforzi per una soluzione diplomatica nel sud est dell’Ucraina.

Concetto ribadito dalla diplomazia europea rappresentata da Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera: “In Ucraina non c’è alternativa a una soluzione diplomatica”, ha ribadito l’italiana alla conferenza di Monaco. “Non sappiamo se questi sforzi avranno successo, ma abbiamo l’obbligo di provare”, ha aggiunto, in merito all’iniziativa lanciata da Angela Merkel e François Hollade di trovare una mediazione facendo “pressione economica” alla Russia, mantenendo al tempo stesso una linea di appoggio finanziario a Kiev. L’Ue ha già dato assistenza macroeconomica all’Ucraina per 1.800 milioni di euro, ma, ha detto Mogherini, “è necessario molto di più”.

 

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