Francois Hollande, Angela Merkel e Petro Poroshenko “hanno auspicato un cessate il fuoco immediato” nel sud-est ucraino durante i loro colloqui avvenuti giovedì sera a Kiev.
L’incontro dei leader di Berlino, Parigi e Kiev è durato più di cinque ore e sono state discusse anche le possibilità di sviluppo del dialogo nel formato di Normandia (Ucraina, Russia, Francia e Germania). Oggi Merkel e Hollande incontreranno Vladimir Putin a Mosca.
I capi delle diplomazie di Usa e Russia, John Kerry e Serghiei Lavrov, si incontreranno domani a Monaco di Baviera a margine della Conferenza internazionale sulla sicurezza. Un incontro tra il capo della diplomazia Ue Federica Mogherini e il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov “può svolgersi l’8 febbraio a margine della conferenza sulla sicurezza di Monaco”. Lo riferisce una fonte all’agenzia Tass, secondo cui domani Lavrov incontrerà anche il segretario generale Nato Jens Stoltenberg. La crisi ucraina dovrebbe essere al centro dei colloqui.
Intanto è stato aperto un corridoio umanitario nella zona di Debaltseve – nuovo fronte caldo nel sud-est ucraino – per permettere l’evacuazione dei civili. Lo fanno sapere i separatisti. Eduard Basurin, un rappresentante del ministero della Difesa dei ribelli di Donetsk, riferisce un accordo con Kiev per una tregua dalle 9 del mattino alle 18.
Continua a crescere invece il bilancio delle vittime. Almeno tre persone sono morte nelle ultime 24 ore nel sud-est ucraino. I separatisti riferiscono di due civili uccisi a Donetsk dai bombardamenti di artiglieria e di altri nove feriti. Il portavoce dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, Vladislav Selezniov, fa sapere che un militare è stato ucciso e altri 25 sono rimasti feriti.