No all’inserimento degli animali domestici nell’elenco degli oggetti pignorabili: questo lo scopo della campagna #giulezampe promossa dall’ambientalista Tessa Gelisio, presidente di ForPlanet Onlus.
“In Italia cani, gatti e tutti gli altri animali domestici rischiano di essere pignorati e di andare all’asta come un televisore – si legge nella petizione lanciata su change.org – La legge italiana continua a considerare gli animali da compagnia come ‘cose’, ignorando la dimensione affettiva dell’animale e del padrone e il rapporto che li lega”.
“Un concetto di civiltà – prosegue la conduttrice – che Paesi come l’Austria e la Germania hanno già fatto proprio, affermando con legge, testualmente che gli animali non sono cose e che dunque non sono pignorabili”: per il codice italiano infatti, un cane o un gatto può essere pignorato o sequestrato esattamente come un qualunque altro bene e il suo furto viene punito esattamente come quello di qualsiasi altro oggetto.
Alla fine dello scorso dicembre, i pignoramenti di animali domestici hanno raggiunto quota 52.606, cioè l’11,6% in più rispetto al 2013.
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Sono d'accordo gli animali sono esseri viventi per tanto non devono essere considerati e trattati come oggetti