Il fascino del match non è quello tradizionale. Juventus – Milan non può non essere partita – scudetto. Ed invece poco ci manca ed è un testa coda, con la Juve sì lanciata verso lo scudetto (grazie anche alla Roma che ha messo in folle) mentre il MIlan galleggia a metà classifica, vittima di un disordine gestionale che in altri tempi della gestione Berlusconi sarebbe stata impensabile.
Ma Juventus e Milan offrono tanti incroci ugualmente affascinanti, a cominciare dalla presenza di Allegri, vincente al Milan (ma mai molto rimpianto), vincente anche alla Juve (ma mai molto amato). Il toscanaccio è il più ex di tutti nella sfida dell’Olimpico. E decide di fare una carezza al Milan. Non è il momento delle polemiche, la distanza in classifica permette di smorzare i toni. E le parole del tecnico sono cavalleresche. “È sempre una partita complicata. E Galliani ha fatto un ottimo mercato – ha dichiarato Allegri in conferenza stampa – prendendo quattro potenziali nazionali: Destro, Cerci, Antonelli e Paletta”.
“E’ vero che per loro gennaio è stato difficile, ma a dicembre avevano fatto ottime prestazioni battendo il Napoli e pareggiando a Roma – prosegue Allegri – Vidal c’è, Caceres è in forte dubbio. La formazione e il modulo, in ogni caso, li deciderò domattina. Quota 94 punti? È lì che dobbiamo arrivare, a 50 punti non si è vinto niente. È questo che ripeto ai miei giocatori, mentre leggo e sento tanta sicurezza che la Juventus avrebbe vinto lo scudetto”.
“Ma non abbiamo proprio vinto ancora niente. E la Roma – chiude Allegri – è pienamente in corsa, resta la nostra principale avversaria, anche se il Napoli è in grado di fare una grande rimonta. Nell’arco di una stagione, di una carriera ci sono momenti di difficoltà, ma Inzaghi ha tutte le caratteristiche e le qualità per fare bene”. Il Milan? “Ha le carte in regola per conquistare un posto per l’Europa. E credo che alla fine ce la farà“.