Visita sorpresa a Kiev del presidente francese Hollande e della cancelliera tedesca Merkel con una nuova proposta per la crisi in Ucraina. Prima i due leader europei incontreranno il presidente ucraino Petro Poroshenko, domani invece voleranno in Russia per un incontro con Putin.
“Di fronte all’inasprirsi delle violenze, negli ultimi giorni, la cancelliera e il presidente – si legge in una nota congiunta – rafforzano i loro sforzi, in atto da mesi, per una conciliazione pacifica del conflitto nell’Est dell’Ucraina“.
“Data l’escalation della vicenda, con la cancelliera Markel – ha detto Hollande – abbiamo deciso di prendere questa iniziativa e di fare una proposta che vada bene a tutte le parti”.
Anche il segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry, è a Kiev, per parlare dell’ipotesi di fornire armi americane a scopo difensivo oltre a un prestito destinato alla popolazione civile per un importo di 16,4 milioni di dollari.
Sulla questione delle armi, sia Merkel che Hollande sono contrari a questa possibilità sposando, come l’Italia, la via diplomatica. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni ha ribadito la posizione del nostro Paese: “Mandare armi all’Ucraina non è una soluzione che possa coinvolgere l’Unione Europea o l’Italia. La situazione sul terreno è molto grave e non lascia spazio per una marcia indietro sulle sanzioni alla Russia” alla quale verrà chiesto di “esercitare la sua influenza” sui separatisti, oltre a rassicurare i paesi della Nato che si sentono minacciati anche con i pattugliamenti aerei ai quali partecipa anche l’Italia.