Il sindaco di centrosinistra di Gioia del Colle (Bari), Sergio Povia, è stato arrestato assieme ad altre otto persone dalla Guardia di Finanza per reati contro la pubblica amministrazione.
In carcere sono finiti anche l’ex vicesindaco Francesco Paolo Ventaglini e l’imprenditore gioiese Antonio Posa.
Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno invece posto agli arresti domiciliari il responsabile dell’ufficio urbanistica comunale Nicola Laruccia, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Rocco Plantamura, la dipendente dell’ufficio urbanistico Rosa Sedora Celiberti, i professionisti pugliesi Vito Antonio Martinelli e Nicola Bruno e l’architetto salernitano Nicola Manzo. I reati contestati a vario titolo sono di corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Le indagini della Guardia di Finanza, hanno accertato l’esistenza di un accordo corruttivo tra Posa, imprenditore operante nel settore edile, e pubblici amministratori e funzionari del comune di Gioia del Colle. L’inchiesta, oltre al sindaco Povia e a Ventaglini, coinvolge infatti Laruccia, ingegnere responsabile del settore urbanistico, e Plantamura, attuale responsabile dell’ Ufficio Tecnico Comunale.
Nel corso delle indagini è emerso che i pubblici amministratori, a fronte della promessa di ricevere dall’imprenditore una ‘tangente’ ammontante complessivamente a 100mila euro, creavano le condizioni affinché Posa partecipasse e, conseguentemente, si aggiudicasse una gara pubblica per la realizzazione di un elevato numero di alloggi da destinare ad edilizia popolare, nel quadro di un programma di “social housing”. L’illecito accordo si concretizzava attraverso una molteplicità di condotte collusive che interessavano sia la fase concernente la pubblicazione del bando di gara, predisposto dai funzionari comunali seguendo le direttive indicate da Posa e contenute in elaborati tecnici redatti da professionisti di sua fiducia, sia la fase successiva connessa all’espletamento della gara.