È stata giustiziata all’alba Sajida al-Rishawi, la donna irachena condannata per gli attentati del 2005 nella capitale giordana in cui morirono 60 persone. Lo ha detto un portavoce del governo, Mohammed al-Momani che aveva tentato di trattare il suo rilascio in cambio della liberazione del pilota bruciato vivo dall’Isis. Giustiziato anche un altro prigioniero, Ziad al-Karbouli.
La donna era stata oggetto di una trattativa tra il governo giordano e i miliziani dello Stato Islamico, volta alla liberazione del pilota Muath al-Kaseasbeh. I negoziati si erano poi interrotti, in mancanza di prove che il pilota fosse ancora vivo.
Al-Karbouly, anche lui combattente di Al Qaeda, era condannato a morte dal 2008 per aver pianificano attacchi terroristici contro cittadini giordani in Iraq. L’uccisione del pilota ha suscitato un forte sgomento in Giordania e l’unanime condanna da parte della comunità internazionale, inclusi le Nazioni Unite e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Al-Kaseasbeh era caduto nelle mani dei militanti dell’Isis nel dicembre scorso, quando il suo F-16 cadde vicino a Raqqa, in Siria, capitale di fatto del Califfato. Fino ad oggi è l’unico pilota della coalizione ad essere stato catturato dall’Isis.