Si è fatto legare a una croce davanti allo stabilimento Fca diPomigliano d’Arco, vicino a Napoli; una forma eclatante e provocatoria di protesta contro il Job act del governo Renzi “che ha messo in croce i lavoratori”.
Marco Cusano, operaio licenziato ed esponente del comitato “Cassintegrati e licenziati Fiat”, aveva annunciato nei giorni scorsi la sua iniziativa e l’ha attuata oggi, proprio mentre a Roma Sergio Mattarella giurava da Presidente della Repubblica. Sopra la “croce”, al posto della scritta Inri, un cartello con la scritta “Jobs act è la fine dei diritti”.
“Un gesto simbolico per confermare ancora una volta – è scritto sulla pagina facebook del comitato – che gli operai sono decisi a scendere da quella croce dove il padrone ci vorrebbe vedere”.
Mercoledì 4 febbraio alle ore 5 del mattino Marco Cusano e una delegazione del Comitato di lotta Cassintegrati e Licenziati Fiat partiranno per Roma, chiedendo udienza al presidente della Repubblica “dopo che nel suo primo discorso ha sottolineato di stare dalla parte della povera gente”, è scritto nella pagina del comitato sul social.
I cinque licenziati del polo logistico di Nola chiederanno al presidente Mattarella di esprimersi e di intervenire in merito alle cause di lavoro che da anni si moltiplicano all’interno del tribunale di Nola “dove neanche la legge Fornero è in grado di far svolgere cause brevi, per mancanza di personale”.