Sono almeno tre le vittime della drammatica esplosione che ha devastato l’ospedale materno infantile Cuajimba di Città del Messico. Due neonati e un’infermiera 25enne hanno perso la vita, mentre sono 73 le persone rimaste feriteper l’incidente avvenuto intorno alle 7:15 di mattina. A causare l’esplosione è stata una grossa perdita di gas dal tubo di un camion che stava rifornendo il centro ospedaliero.
Una ventina di bambini appena nati sono rimasti feriti. Provvidenziale l’intervento delle gestanti e delle mamme che hanno protetto i loro bambini con i loro corpi sottraendoli così ad un terribile destino. Al momento dell’esplosione, fortunatamente, in ospedale si trovavano pochi dipendenti e pazienti. I due neonati morti avevano rispettivamente tre settimane e sei mesi, mentre sono nove i bambini in gravi condizioni insieme a sette adulti.
Al momento del rifornimento, i tre operai dell’azienda Gas Express Nieto si sono resi conto del pericolo, senza però riuscire a fermare la perdita di gas che in breve tempo ha avvolto l’intero ospedale. Le centinaia di persone che si trovavano all’interno della struttura, avvertito l’odore di gas, hanno provato ad uscire rapidamente all’esterno, ma l’esplosione è stata improvvisa e violentissima. Gran parte dell’edificio è stato distrutto.
Papa Francesco, attraverso il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, ha voluto mandare un messaggio di cordoglio al cardinale e arcivescovo di Città del Messico Norberto Rivera Carrera, invitando tutti i fedeli a «pregare per le vittime e per i familiari perché il Signore conceda loro pace e fortezza» tramite un tweet sulla sua pagina ufficiale.