Dopo Cassano ecco Galloppa, il Parma adesso è con le spalle al muro. L’emergenza societaria che ha portato l’ex numero 10 gialloblu a rescindere il contratto, potrebbe ben presto coinvolgere anche altri tesserati: “Fino ad oggi abbiamo sentito solo parole da parte della società. Ora vogliamo i fatti – ha dichiarato il centrocampista sul mancato pagamento delle ultime mensilità – Ci siamo dati come ultimo termine il 16 febbraio, dopo di che ci dovremo tutelare”.
“Non possiamo fare altrimenti. Siamo stati più che corretti avvertendo il presidente – ha proseguito Galloppa – La nostra intenzione è quella di agire come gruppo dopo la scadenza del prossimo mese. Cassano? Antonio ha fatto una scelta forte. Non si sentiva più stimolato. Contro la Juventus abbiamo dimostrato la nostra dignità. Io, comunque, rispetto la scelta di Antonio perché è stato onesto con se stesso”.