Fumata nera per la prima votazione per il presidente della Repubblica che si è conclusa oggi intorno alle 17.40: il quorum di 673 voti non è stato raggiunto. Sono state contate 538 schede bianche (33 le nulle), il più votato è stato Imposimato, appoggiato da M5S, con 122 preferenze. Il secondo scrutinio sarà venerdì mattina alle 9.30.
Questo, nel dettaglio, l’esito della votazione:
- 972 voti su 1009 | 1009 presenti in aula
- – Schede bianche: 538
- – Schede nulle: 33
Ferdinando Imposimato – 122
Vittorio Feltri – 49
Luciana Castellina – 37
Emma Bonino – 25
Stefano Rodotà – 23
Albertini – 14
Claudio Sabelli Fioretti – 11
Romano Prodi – 9
Mauro Morelli – 9
Caleo – 8
Gualdani – 6
Pierluigi Bersani – 5
Mattarella – 5
Lucio Barani – 4
Paolo Mieli – 3
Messina – 3
Antonello Zitelli – 3
Martino – 3
Riccardo Merlo – 3
Giuseppe Scognamiglio – 2
Dario Baldini D’amato – 2
Marianetti – 2
Giuseppe Pagano – 2
Finocchiaro – 2
Pecora – 1
Polinelli – 1
Salvatori – 1
Ventura – 1
Bottoni – 1
Alu – 1
Arcese -1
Martorano – 1
Rega – 1
Gatta – 1
Versace – 1
Bruno Gappi – 1
Renato Cappelli – 1
Paolo Romani – 1
S.Pagano – 1
Fabio Buzzi – 1
Verdini – 1
Luca Mangoni – 1
Agostino Marianetti – 1
Vincenzo Olita – 1
Olmi – 1
Rebuffa – 1
Antonio Privitera – 1
Dario Petrella – 1
Antonino Romano – 1
Alberto Perino – 1
Paola Rava’ – 1
Antonino Coco – 1
Walter Veltroni – 1
Giuliano Ferrara – 1
Luigi Soraniello – 1
Nizzi – 1
Maurizio Giletti – 1
Massimo Brai – 1
Riva – 1
Carlo Scognamiglio – 1
Antonio Razzi – 1
Ranucci – 1
Giuliano Mignini – 1
Sabrina Ferilli – 1
Greggio – 1
Giancarlo Caselli – 1
Letta – 1
Giancarlo Magalli – 1
Francesco Barbato – 1
Stefania Craxi – 1
Arnaldo Forlani – 1
Tutto secondo copione dunque. L’esito della prima votazione era ampiamente scontato ma la giornata ha riservato momenti di tensione. Da un lato il Pd insiste sul nome del giudice della Corte Costituzionale Sergio Mattarella mentre Berlusconi è apparso molto contrariato, sostenendo che non è stato rispettato il cosiddetto Patto del Nazareno.
Ecco la cronaca della giornata:
Matteo Renzi spinge sul nome di Sergio Mattarella, intorno alla cui candidatura si sta ricompattando il Pd e sta convergendo anche il favore di Sel, tanto da raggiungere i voti che consentirebbero di il eleggere giudice della Corte Costituzionale già alla quarta votazione, senza il bisogno dei voti degli azzurri. Ma l’atto di forza del premier potrebbe avere conseguenze sul Patto del Nazareno con Berlusconi e sulle riforme istituzionali.
La lotta alla mafia, le dimissioni per un ideale, i collegi per i parlamentari, l’abolizione della naja. Un politico per bene #Mattarella
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 29 Gennaio 2015
Per Mattarella anche la “benedizione” di Giorgio Napolitano: “Una persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale”, ha detto l’ex presidente dopo il primo voto per il Colle.
Stamattina Renzi ha riunito i grandi elettori del Pd, incassando il “sì” alla candidatura Mattarella anche da Anna Finocchiaro, Pierluigi Bersani, Walter Veltroni e Piero Fassino. “Un nome che saprà garantire le nostre istituzioni e la nostra democrazia”, ha detto la Finocchiaro su Mattarella.
Renzi, in mattinata ha incontrato anche il responsabile dell’autorità anticorruzione Raffaele Cantone, il cui nome è circolato nelle ultime ore tra i “quirinabili” e che il Movimento 5 stelle aveva inserito nella rosa dei candidati da votare sul blog del leader del Beppe Grillo.
Anche Pippo Civati ha annunciato che voterà l’ex ministro Mattarella dal quarto scrutinio. La minoranza interna del Pd ha perso un possibile candidato: Romano Prodi si è definitivamente tirato indietro dalla centrifuga di nomi di queste ultime ore: “Io posso essere un segno di contraddizione – ha detto l’ex presidente del consiglio -ma non voglio essere uno strumento di divisione”.
Silvio Berlusconi nell’incontro con i grandi elettori di Forza Italia ha ribadito il “no” a Sergio Mattarella e ha rivelato di aver sentito al telefono il candidato del Pd al quale ha comunicato l’intenzione degli azzurri di votare scheda bianca. “Mattarella ha accolto la nostra scelta come un segno di rispetto nei suoi confronti”, ha detto l’ex cavaliere. “Sono dispiaciuto per come è andata -ha aggiunto – ma non sono pessimista e rimango combattivo”.
Berlusconi fa intravedere la possibilità di conseguenze anche sull’accordo con il premier: “Questa cosa è un altolà al patto del Nazareno. Non siamo stati noi a non rispettare i patti ma è stato Renzi. Vedrete che ci saranno delle sorprese sulla legge elettorale e le riforme costituzionali… Vedrete che sia l’una che le altre non vedranno mai la luce come leggi della Repubblica…Renzi ci porterà a votare e andremo a votare con il Consultellum “.
Il candidato dei grillini è Ferdinando Imposimato, arrivato primo alle quirinalie del blog di Grillo, con 16.653 preferenze, il 32% dei 51667 voti espressi. Il voto on line si è concluso alle 14. Romano Prodi si è piazzato secondo, con poco più di 10.000 voti; terzo, Nino Di Matteo, con 6.693 voti; poi, Pierluigi Bersani, Gustavo Zagrebelsky, Raffaele Cantone, Elio Lannutti, Salvatore Settis e Paolo Maddalena.
Lega nord e Fratelli d’Italia hanno indicato il giornalista Vittorio Feltri.