Il consiglio comunale di Roma ha dato l’ok all’istituzione nella Capitale del registro delle unioni civili. Un voto che segna un punto a favore del sindaco Ignazio Marino e di chi si è schierato a difesa di un provvedimento controverso che ha scatenato fortissime polemiche. Hanno votato a favore della delibera la maggioranza di centrosinistra e M5s; contrari Ncd, Fi e Fdi.
L’approvazione della delibera è stata salutata nell’aula Giulio Cesare con grida di gioia e applausi tra il pubblico dove sono comparsi cartelli; qualcuno ha cantato Bella ciao, mentre festeggiamenti sono stati inscenati anche fuori dal Campidoglio dove ad attendere il voto del consiglio c’era anche l’ex parlamentare Vladimir Luxuria.
Soddisfatto Marino, “Finalmente anche Roma – ha detto – si dota di un registro delle unioni civili. E’ un risultato atteso da tempo, che pone Roma sempre più in prima linea sul fronte dei diritti degli individui e del riconoscimento dei legami affettivi stabili. La Capitale dà il segnale che, in questa città, l’amore è uguale per tutti”.
Un provvedimento inutile, invece, per Maurizio Gasparri. “Marino – ha scritto il parlamentare di Forza Italia – pensi alle famiglie romane”.
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Finalmente. Ormai fa le grandi città italiane mancava solo Roma a dover introdurre il registro. L'immagine della capitale a livello europeo ne sarà sicuramente migliorata.