Sono rimasti chiusi dentro il campo di concentramento di Auschwitz e, quando hanno provato a uscire da una finestra, sono stati fermati dalla polizia polacca. È la brutta, e per certi versi surreale, avventura capitata la notte scorsa al presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, all’inviato della trasmissione di Mediaset, David Parenzo, e a tre componenti della troupe. I cinque avevano realizzato un collegamento per la trasmissione dal lager, in occasione della Giornata della memoria. I custodi del campo hanno chiuso i cancelli e sono andati via.
Siamo stati sequestrati da un ora dalla polizia polacca dentro Auschwitz dopo trasmissione di Matrix. Una vergogna
— Riccardo Pacifici (@riccardpacifici) 27 Gennaio 2015
Pacifici, Parenzo e i tre tecnici sono rimasti bloccati dentro e hanno provato a uscire da una finestra.
Il Campo era abbandonato e senza sicurezza . Il reato mio e di David Parenzo è stato quello di privare ad uscire da una finestra!!!! — Riccardo Pacifici (@riccardpacifici) 27 Gennaio 2015
È scattato l’allarme ed è intervenuta una pattuglia della polizia che li ha portati in commissariato, scortati da due auto, e fermati per cinque ore. Pacifici si è identificato e ha provato a spiegare l’accaduto; alla fine grazie all’intervento delle autorità diplomatiche italiane, i cinque sono stati rilasciati e hanno potuto andare all’aeroporto per tornare a Roma.
Vicenda incredibile,grazie alla #farnesina e all’ on @ernestocarbone che ci hanno aiutato @ricpacifici @fabioperugia http://t.co/I3GGJNculD
— David Parenzo (@DAVIDPARENZO) 28 Gennaio 2015
È stata “una follia. Una farsa, da cui nemmeno i poliziotti polacchi sapevano come uscire”, ha scritto su twitter Pacifici. “Il nostro reato è stato quello di essere usciti da Auschwitz senza aspettare la sicurezza, che era sparita”.