Altro che computer, iPad, o moderna tecnologia: al Parlamento siciliano si vota con le palline. Come si faceva con la tombola di una volta quando, al posto delle caselle da abbassare, per segnare i numeri si usavano i fagioli. Complice un guasto tecnico, il sistema elettronico dell’Assemblea regionale va in tilt ed ecco che spuntano le palline.
Una procedura inusuale, prevista comunque dal regolamento parlamentare. In palio, però, non c’era la cinquina o la tombola ma un maxi-mutuo da 1,77 miliardi, necessario per saldare i debiti della sanità in Sicilia, che è anche l’ultima regione italiana ad adeguarsi alla normativa europea sui pagamenti.
Grazie alle palline, è stato respinto con voto segreto l’emendamento di Forza Italia che “tagliava” la norma, poi invece definitivamente approvata. Un sospiro di sollievo per il Governatore siciliano dopo che ieri il governo regionale aveva fatto una pessima figura vedendosi rimandare indietro (in commissione parlamentare) il disegno di legge sul mutuo. Forse saranno meno contenti i siciliani che a causa del maxi mutuo (l’ennesimo) si vedranno aumentare al massimo possibile l’Irap e l’Irpef.
L’ultima voto con le “palline” risale a 15 anni fa. Il meccanismo – previsto dal regolamento interno dell’Ars – è stato illustrato in aula per ben cinque volte dal presidente di turno Antonio Venturino, che alla fine ha detto “non fatemelo spiegare per la sesta volta, è quasi imbarazzante”. Il deputato che decide di astenersi è tenuto a comunicarlo in modo palese. La votazione si è svolta in un clima di ilarità ma anche di preoccupazione da parte della maggioranza che – dopo aver “miracolosamente” garantito il numero legale – temeva un verdetto negativo a causa della difficile comprensione del metodo “stile tombola”.