Quattro soldati sono morti durante l’attacco a un veicolo militare israeliano centrato da un razzo anti-carro. Lo riferisce la tv al Arabiya. Nello sconto a fuoco è morto anche un casco blu dell’Onu di origine spagnola. Lo conferma all’agenzia Ansa Andrea Tenenti, portavoce del contingente Onu (Unifil) dispiegato nel sud del Libano.
Il movimento sciita Hezbollah ha rivendicato l’attacco. L’aviazione israeliana ha colpito subito dopo alcuni obiettivi di Hezbollah a ridosso della frontiera con il Libano, da dove continuano ad arrivare colpi di mortaio.
Il veicolo militare israeliano è stato colpito in territorio libanese, a Rajar, nel nord di Israele al confine con il Libano. Un portavoce militare ha riferito di diversi feriti israeliani portati in ospedale a Safed.
Secondo la radio militare due attacchi sono avvenuti contemporaneamente nella stessa zona. Mentre colpi di mortaio venivano sparati dal Libano verso il villaggio druso di Rajar, un razzo anticarro è stato sparato anche verso una pattuglia militare israeliana alle pendici del Monte Dov. Un abitante druso risulta essere rimasto ferito in modo grave.
Colpi di mortaio sparati dal territorio siriano sono esplosi anche nel monte Hermon, nelle alture del Golan occupate da Israele. Gli escursionisti sono stati evacuati dalle vicine piste di sci. Non ci sono state vittime.
“A quanti cercano di sfidarci al confine nord suggerisco di guardare a Gaza. Hamas ha subito là questa estate il colpo più duro dalla sua fondazione. Siamo pronti a reagire con forza” ha affermato il premier Benyamin Netanyahu.
“L’attacco compiuto oggi – ha sostenuto Hezbollah – è una risposta al raid aereo condotto da Israele nei giorni scorsi sul Golan, nei pressi della città siriana di Qunaytra, e nei quali sono stati uccisi sei miliziani del movimento sciita libanese filo-iraniano e un alto ufficiale dei Pasdaran iraniani”. Nel comunicato diffuso dai media di Hezbolah, si legge che “l’attacco è stato compiuto dal gruppo Martiri liberi di Qunaytra contro un convoglio militare sul quale viaggiavano ufficiali e soldati sionisti”.