Acquistavano abiti e oggetti di lusso e opere d’arte, pagandoli con assegni falsi. I carabinieri hanno arrestato a Palermo cinque persone per associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di assegni, truffa e falso.
Paolino Cavallaro, Domenico Siciliano, Attilio Di Stefano, Salvatore Storniolo e Antonino Ribaudo facevano parte di una banda che, negli ultimi tre anni ha smerciato assegni scoperti e titoli del Banco di Sicilia smarriti per un valore di almeno 350.000 euro.
L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Salvo De Luca, riprende più inchieste per ricettazione e truffe con assegni, relative a almeno un centinaio di denunce per truffa, pendenti alla Procura della Repubblica di Palermo; diversi episodi riconducibili agli stessi cinque responsabili.
Le indagini hanno preso spunto, nel 2012, da un contratto preliminare sospetto di vendita di un immobile per il quale erano stati versati assegni del Banco di Sicilia, di cui era stato denunciato lo smarrimento. Tra gli oggetti preferiti dalla banda, le opere d’arte: Cavallaro e Siciliano hanno acquistato in una galleria palermitana circa 75 quadri, tra cui una tela di Guttuso, pagando con assegni falsi per circa 100 mila euro.
Lo stesso Siciliano si sarebbe spacciato al telefono, per un commerciante cinese in grado di piazzare orologi di valore. Gli arrestati sono stati trovati in possesso di file con timbri postali contraffatti con cui attestavano il pagamento di bollette per la fornitura di servizi telefonici e televisivi.