Ha presentato formalmente oggi la richiesta di patteggiare un anno e dieci mesi Davide Vannoni, a Torino, nel corso dell’udienza preliminare per il caso Stamina. La proposta ha il consenso del pm Raffaele Guariniello.
I difensori di Vannoni hanno consegnato a Guariniello un documento in cui si fa presente che il ritiro del ricorso al Tar del Lazio toglie ogni dubbio sul rischio di una “reiterazione del reato”.
La Procura, infatti, aveva posto come condizione fondamentale per concedere il patteggiamento il blocco delle attività sia in Italia che all’estero e la rinuncia a fare ricorso al Tar del Lazio contro il ministero della Salute.
Vannoni ha pubblicato sul suo profilo Facebook un link verso un articolo giuridico in cui si ribadisce che in base ai dettami della Cassazione il patteggiamento non può essere considerato una condanna:”Tanto per chiarire le idee ai giustizialisti e ai superficialotti del diritto (in primis diversi giornalisti”, ha scritto nel post che, evidentemente, è riferito al patteggiamento.
In caso di violazione degli accordi, che prevedono la sospensione condizionale e la non menzione della pena, l’ideatore del metodo Stamina incorrerebbe nel blocco della sospensione condizionale della pena patteggiata rischiando l’arresto.