Il nuovo premier greco Alexis Tsipras ha definito la composizione del nuovo governo: l’esecutivo viene ridotto a 10 ministeri, rispetto ai 16 del governo Samatas; nascono invece quattro “superministeri” che riuniranno tutte le competenze che fin ora erano state divise in diversi dicasteri.
Alle Finanze c’è Yannis Varoufakis, mentre Yannis Dragasakis sarà vice premier con delega ai negoziati con l’Ue; Panos Kammenos, leader del partito di destra alleato di governo, è stato assegnato il ministero della Difesa; Nikos Kotzias va agli Esteri; Nikos Voutsis guiderà il “super-ministero” degli Interni, mentre il “super-ministero” dell’Economia, Infrastrutture, Marina mercantile e Turismo sarà guidato Giorgos Stathakis, e il vice-ministro con delega per la Marina Mercantile sarà Theodoris Dritsas.
Al “super-ministero” della Produzione, Ricostruzione dell’Ambiente e dell’Energia è stato nominato Panayotis Lafazanis, mentre Aristidis Mpaltas andrà al “super-ministero” della Cultura, Istruzione e Affari religiosi; Panaytis Kouroumplis è stato nominato Ministro della Sanità.
Euclid Tsakalotos, portavoce di Syriza per le questioni economiche, ha riferito alla Bbc che è “poco realistico” pensare che la Grecia possa pagare tutti i suoi debiti: “Nessuno crede che il debito della Grecia sia sostenibile”, ha affermato Tsakalotos, sottolineando che sarà “il suo peggior incubo se l’eurozona crollerà, perché allora la Grecia cadrà”.
“Se la Grecia crollerà e sarà rimossa dall’eurozona, l’eurozona stessa collasserà. Abbiamo detto sin dall’inizio che l’eurozona è in pericolo, però non a causa di Syriza ma a causa delle politiche di austerità. Il nuovo governo greco – ha spiegato – sarà disposto a cooperare e a rinegoziare per la prima volta con i nostri colleghi una soluzione giusta, fattibile e vantaggiosa per tutti”.