Sale a 11 il bilancio delle vittime provocate ieri nell’incidente del caccia F-16 greco, precipitato in Spagna nella base aerea di Los Llanos di Albacete durante un’esercitazione Nato. Un militare francese è morto oggi a causa delle ustioni riportate: era fra i cinque in prognosi riservata trasferiti al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale La Paz di Madrid. I feriti sono 18, dei quali 12 italiani e per uno di loro si teme per la vita.
Si tratta del maresciallo Giuseppe Romata, del 3° Reparto manutenzione velivoli di Treviso, che ha anche una caviglia rotta. Lo ha riferito il ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, in un’informativa al Senato. Il militare ha riportato ustioni sul 60% del corpo, investito dalle fiamme dell’F-16 greco che ha perso potenza in fase di decollo ed è caduto sugli hangar dove si trovavano gli altri velivoli.
Dieci persone, due componenti dell’equipaggio del caccia greco e 8 francesi che erano a terra, sono deceduti, mentre i feriti sono stati oltre una ventina, tra cui appunto i 12 italiani: un pilota e 10 specialisti, che hanno riportato lievi ferite curate all’ospedale di Hellin
Nella base di Albacete si svolgeva una sessione di addestramento nell’ambito del programma denominato “Tactical Leadership Programme” a cui partecipavano numerosi paesi Nato, fra cui appunto l’Italia.
Il ministro Pinotti, che presto dovrebbe fare visita al personale italiano ferito e che ha espresso il cordoglio del governo ai rappresentanti dei Paesi alleati, ha spiegato che l’Italia partecipava al corso con 30 militari e 2 velivoli Amx del 51° stormo di Istrana dell’Aeronautica militare e con un distaccamento della Marina militare composto da 38 militari e 5 velivoli Harrier.
“Osservando l’area dell’incidente – ha detto il ministro – uno degli Amx è stato danneggiato dalle fiamme provocate dallo schianto dell’F-16 greco”. Al programma Nato di addestramento, operativo dal 1978, partecipano Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Belgio, Olanda, Grecia, Germania, Danimarca e Italia: l’obiettivo è di incrementare l’efficacia delle operazioni aeree condotte dalle forze alleate e potenziare la cooperazione multinazionale nelle operazioni aeronautiche.