Tenere un diario può aiutare le persone che soffrono di mal di testa: il consiglio arriva da diversi specialisti americani, i quali consigliano di segnare ogni volta che arriva un attacco, l’intensità del dolore, la sua durata e i possibili episodi che potrebbero averlo provocato, come un litigio, una forte tensione o dei cibi a rischio, quali frutta secca, crostacei, cioccolato e alcol.
“È uno strumento utile per il medico, per individuare il tipo di mal di testa e la cura giusta, ma anche condizione indispensabile per evitare la farmacodipendenza, fenomeno che negli Stati Uniti preoccupa più della tossicodipendenza”, ha spiegato Francesco Di Sabato, direttore dell’Unità operativa Diagnosi e cura delle cefalee del Policlinico Umberto I di Roma.
La cefalea si presenta sotto oltre duecento forme diverse, e in Italia affligge 9 milioni di persone: “Il paziente diventa spesso scorbutico, introverso, depresso, ansioso. Perciò ogni singola cefalea va trattata con farmaci adatti e persino con la psicoterapia”, ha spiegato ancora Di Sabato.
“Mai decidere il fai da te: nausea e vomito, disturbi alla luce, agli odori e ai rumori, sensazione di sbandamento sono i primi segnali della patologia – sottolinea l’esperto – che diventa più grave quando assume i caratteri della cronicità, perché i pazienti finiscono con assumere anche dodici medicinali al giorno, tra ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici e betabloccanti, come fossero acqua fresca. Un abuso farmacologico che però non è risolutivo. Anzi”.
Esistono diverse cure per l’emicrania, molte delle quali prevedono l’assunzione di ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici e betabloccanti: una valida alternativa può essere però la ginnastica posturale.