Il nuovo farmaco Sofosbuvir per la cura dell’epatite C è stato erogato ”solo a 30 pazienti e solo in 5-6 Regioni. È scandaloso”. È la denuncia – in occasione della presentazione del Rapporto Osmed dell’Aifa – del direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Luca Pani, alla quale il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha risposto affermando di aver chiesto alle Regioni di ”attivarsi in modo celere, al fine di assicurare il farmaco a 50mila pazienti partendo dai casi più gravi”.
Rispetto al nuovo farmaco anti-epatite, in grado di eradicare il virus in poche settimane, ha sottolineato Pani, ”c’è troppa frammentarietà e discrimine tra le diverse Regioni”. Un dato confermato dal ministro della Salute: ”Il farmaco – ha spiegato Beatrice Lorenzin – è già stato dato in estate in modo compassionevole a migliaia di pazienti; poi è stato deliberato un fondo ad hoc e sono stati decisi dei criteri per la scelta dei primi pazienti ai quali assicurare il medicinale, partendo dai casi più gravi. Ora – ha detto – ho chiesto alle Regioni di attivarsi in modo celere, perché questo farmaco dobbiamo darlo a 50 mila persone e ci sono molti casi gravi. Questo è un caso in cui la burocrazia non può essere padrona”. Per questo, ha concluso il ministro, ”ho chiesto alle Regioni in commissione Salute di riunirci ogni 15-20 giorni per fare il punto sullo stato di attuazione dell’erogazione del farmaco anti-epatite e su altre questioni prioritarie”.