Hanno provocato la morte di una trentina di persone alcuni razzi Grad, lanciati dai ribelli filorussi, si sono abbattuti sulla città portuale di Mariupol, nel sud-est ucraino. 93 invece il numero dei feriti.
L’Ucraina ha reagito nel pomeriggio con una nota del ministero degli Esteri: “La Russia, che continua a sostenere le azioni terroristiche nel Donbass e i cui soldati stanno partecipando ai combattimenti contro l’Ucraina, è pienamente responsabile per le vittime innocenti di Volnovakha, Debaltseve, Donetsk, Mariupol e di molte altre città e villaggi”.
Dopo quanto accaduto, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha deciso di tornare in anticipo dall’Arabia Saudita (dove si trovava per i funerali di re Abdullah) per poter partecipare domenica a una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza.
Sulla vicenda è intervenuto l’Alto rappresentante della politica estera Ue Federica Mogherini: “L’attacco a Mariupol è una ulteriore escalation del conflitto che ha conseguenze tragiche per la popolazione che già soffre da tempo e potrebbe inevitabilmente portare ad un ulteriore deterioramento delle relazioni Ue-Russia. Chiedo apertamente alla Russia di usare la sua influenza considerevole sui leader separatisti per fermare ogni forma di sostegno militare, politico e finanziario. Questo eviterebbe conseguenze disastrose per tutti, i responsabili dell’escalation devono fermare la loro azione ostile e dare seguito ai loro impegni” ha concluso la Mogherini.
Il presidente dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, da parte sua, dichiara di non voler cercare un compromesso con Kiev per una tregua. È disposto a parlare solo con il presidente ucraino, solo con lui.
(Foto d’archivio)