La famiglia come prima “scuola di comunicazione”, punto di riferimento anche in questo mondo invaso dai social e dai nuovi mezzi di comunicazione e di informazione. Lo ha detto Papa Francesco nel messaggio per la 49^ Giornata mondiale per le comunicazioni sociali.
“Il grembo che ci ospita è la prima ‘scuola’ di comunicazione, un grembo fatto di persone diverse, in relazione”, ha aggiunto il Pontefice. Anche in questo campo, i genitori sono i primi educatori. È la famiglia l’ambiente dove si deve insegnare ai figli a vivere nell’ambiente della comunicazione secondo i criteri della dignità della persona umana e del bene comune”.
“Oggi – ha detto ancora Francesco – i media più moderni, che soprattutto per i più giovani sono ormai irrinunciabili, possono sia ostacolare che aiutare la comunicazione in famiglia e tra famiglie. La possono ostacolare se diventano un modo di sottrarsi all’ascolto, di isolarsi. La possono favorire se aiutano a raccontare e condividere, a restare in contatto con i lontani. Riscoprendo quotidianamente questo centro vitale che è l’incontro, questo ‘inizio vivo’, noi sapremo orientare il nostro rapporto con le tecnologie, invece che farci guidare da esse”.
Anche in questo campo, i genitori sono i primi educatori. “Ma non vanno lasciati soli. L’informazione è importante ma non basta, perché troppo spesso semplifica, contrappone le differenze e le visioni diverse sollecitando a schierarsi per l’una o l’altra, anziché favorire uno sguardo d’insieme”.
Papa Francesco ha, quindi, ribadito la centralità del ruolo della famiglia, che “continua ad essere una grande risorsa, e non solo un problema o un’istituzione in crisi. I media tendono a volte a presentare la famiglia come se fosse un modello astratto da accettare o rifiutare, da difendere o attaccare, invece che una realtà concreta da vivere; o come se fosse un’ideologia di qualcuno contro qualcun altro, invece che il luogo dove tutti impariamo che cosa significa comunicare nell’amore ricevuto e donato. La famiglia più bella, protagonista e non problema, è quella che sa comunicare, partendo dalla testimonianza, la bellezza e la ricchezza del rapporto tra uomo e donna, e di quello tra genitori e figli”.
“Non lottiamo per difendere il passato”, ha spiegato il Santo padre, “ma lavoriamo con pazienza e fiducia, in tutti gli ambienti che quotidianamente abitiamo, per costruire il futuro”.