Nella notte tra il 22 e 23 gennaio i militanti del gruppo “100% animalisti” hanno tappezzato Caldogno in provincia di Vicenza, paese natale di Roberto Baggio, di locandine e volantini, in cui viene condannata la sua passione per la caccia.
Motivo della protesta la decisione della Provincia di Vicenza di autorizzare la caccia ai cormorani. Questo è quanto si legge sul sito del movimento:
“Lo chiamano “piano di contenimento” in realtà è la solita scusa per “lisciare” i cacciatori. La stagione venatoria è ormai finita ma questi assassini legalizzati devono riscuotere i voti che hanno dato ai politici di turno. Se non sono le nutrie, sono i caprioli, se non sono i cinghiali, sono i cormorani, l’importante è continuare ad uccidere!
Nell’assurdo, i pescatori, pretendono di salvare la Trota Marmorata dall’estinzione. Peccato che sono stati proprio loro a decimare i poveri Pesci, con il loro squallido “sport” e le loro canne da pesca che grondano di sangue. Per noi non ci sono differenze tra cacciatori e pescatori.
Già lo scorso anno la provincia autorizzò una strage di Cormorani, sempre con la solita scusa. Tra i presunti cecchini c’era anche Roberto Baggio (non a caso il principale bersaglio del nostro blitz notturno), notizia annunciata dai giornalisti locali e mai smentita. Del resto molti Italiani non sanno che Roberto Baggio è un noto cacciatore, quindi per l’ex giocatore del Brescia, meglio non farlo sapere troppo in giro, dato che il 90% degli Italiani disprezza profondamente i cacciatori”.