In Italia, un bimbo di 8-9 anni su cinque è sovrappeso, uno su dieci è obeso e il 2,2% è severamente obeso: è l’allarmante scenario messo in luce dal rapporto di Okkio alla Salute, il sistema di sorveglianza nazionale promosso e finanziato dal Ministero della Salute, che evidenzia però un miglioramento rispetto al 2008, in cui i bambini sovrappeso e obesi erano rispettivamente il 23,2% e il 12%.
A favorire i chili di troppo sono, ancora una volta, le cattive abitudini alimentari associate ai comportamenti sedentari dei bambini: nel dettaglio, l’8% dei bambini salta la colazione, il 31% fa una colazione poco adeguata in quanto sbilanciata in termini di proteine e carboidrati, e il 52% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante. Il 25% dei genitori ha dichiarato che i propri figli non mangiano quotidianamente frutta e/o verdura, mentre il 41% sostiene di consumare abitualmente bevande gassate e/o zuccherate.
Nel 2014, il 16% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana, il 42% ha nella propria camera la televisione, il 35% guarda la tv e/o gioca con i videogiochi per più di due ore al giorno, e solo un bambino su quattro va a scuola a piedi o in bicicletta.
“Gli stili di vita sono un determinante riconosciuto delle malattie croniche non trasmissibili – si legge in una nota del ministero della Salute – e hanno un forte impatto sulla salute. Attraverso Programmi e Piani nazionali, l’Italia ha rafforzato le azioni volte alla promozione di stili di vita sani, sviluppando con un approccio ‘intersettoriale’, interventi volti a modificare i comportamenti individuali non salutari e a creare condizioni ambientali che favoriscano corretti stili di vita”.
E a sottovalutare il problema del sovrappeso sono spesso proprio i genitori: dai dati è emerso che tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% non ritiene che il proprio figlio abbia un eccesso di peso, mentre solo il 29% pensa che a quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva.