A fatica ma l’Italicum avanza al Senato con il via libera all’emendamento del senatore del Pd, Stefano Esposito, il cosiddetto “super canguro”, coniato anche come “Espositum“, con l’appoggio di parte del partito democratico, della maggioranza e di Forza Italia, che cancella la maggior parte, circa 35 mila, proposte di modifica delle 47 mila presentate alla legge elettorale.
L’emendamento Gotor, che puntava a modificare la proporzione tra nominati ed eletti con il sistema delle preferenze a favore di questi ultimi, è stato bocciato a Palazzo Madama con 170 no, 116 sì e 5 astenuti. L’Aula ha poi respinto anche il secondo emendamento della minoranza Pd con 168 no, 3 astensioni e 108 senatori a favore.
Da Davos, dove si svolge il World Economic Forum, il premier Renzi difende la riforma della legge elettorale: “Darà una leadership chiara e stabilità di governo e gli elettori potranno scegliere e avere una leadership per 5 anni. Non si molla di un centimetro. Ho altri 3 anni di lavoro – ha proseguito il premier – e noi vogliamo creare le condizioni perché sia chiaro il vincitore delle elezioni e la guida del Paese per un periodo stabile, e non con continui cambi”.