Quattro sciatori feriti a causa di una valanga in Valtellina provocata da un fuoripista e da un elicottero. Tragedia sfiorata per colpa dell’heliski, una discesa al termine della quale gli sciatori vengono riportati in cima alla montagna da un elicottero, come se fosse uno skilift. Un tipo di pratica bandita in Europa, tranne che sulle Alpi italiane, il cui bilancio è stato di tre feriti senza conseguenze e un quarto che lotta tra la vita e la morte.
Ma il bilancio poteva essere più grave. Colpa – a quanto emerge dalle prime ricostruzioni del fatto – dell’heliski, una pratica pericolosa e bandita su tutte le Alpi (tranne quelle italiane) per i danni che provoca alla natura e per i rischi che fa correre agli sciatori.
Due danesi e due svizzeri facevano parte di una comitiva di amici, che si è ritrovata al Carosello 3000, nel comprensorio di Livigno.L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati gli uomini del Soccorso alpino di Valtellina e Valchiavenna e quella della Guardia di finanza di Bormio.
Due uomini sono stati salvati in lieve stato di ipotermia, un terzo ha avuto un arresto cardiaco ed è stato trasportato all’ospedale di Bergamo. Piccolo giallo per il quarto componente della comitiva. In un primo momento lo sciatore risultava disperso e si è pensato che fosse morto ma poi è ricomparso a Livigno: era uscito da solo dalla neve e si era allontanato sano e salvo dal luogo dell’incidente.