Consumare massimo tre tazzine di caffè al giorno, o due tazze all’americana, non nuoce in particolar modo alla salute degli adulti: lo afferma l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha pubblicato un parere scientifico sulla sicurezza della caffeina.
“Dosi singole di caffeina fino a 200mg e dosi quotidiane fino a 400mg non destano preoccupazioni in termini di sicurezza per gli adulti in Europa”, afferma l’Authority, che a sede a Parma. È inoltre improbabile, prosegue l’Efsa, che la caffeina possa interferire negativamente con altri componenti contenuti nelle bevande “energetiche”, quali la taurina, l’alcol o il D-glucoronolattone.
“Nel caso di donne in gravidanza – aggiunge – l’assunzione di caffeina fino a 200mg al giorno non solleva preoccupazioni per la salute del feto”, confutando dunque le tesi secondo cui l’assunzione può provocare “un maggiore rischio che il bebè nasca di peso basso o che la gravidanza si prolunghi oltre il termine previsto” qualora si consumino dosi superiore alla dose consigliata dall’Oms di 300mg al giorno.
Il consumo di dosi singole di 100mg nel corso del giorno, però, possono aumentare il tempo di latenza del sonno, ovverosia la quantità di tempo occorrente per addormentarsi, e, in alcuni casi, ridurne la durata in alcuni adulti.
Il contenuto medio è di circa 85mg per 150ml, corrispondente a circa una tazza, nel caffè tostato macinato, di 60mg nel caffè istantaneo, di 3mg nel caffè decaffeinato, di 30gm nella foglia o nella busta di tè, di 20mg nel tè istantaneo e di 4mg nel cacao o nella cioccolata.
Secondo l’Efsa, per i bambini dai 3 ai 10 anni, e per gli adolescenti dagli 11 ai 18 anni, “l’assunzione quotidiana di 3mg per kg di peso corporeo è considerata esente da rischi”.