Un nuovo studio sul peso, sul mantenersi in forma e non essere in sovrappeso. Questa volta però non si tratta di pesare il cibo, di diminuire le porzioni ma di prendersi una “pausa“.

Uno studio condotto dal Salk Institute for Biological Studies di San Diego e pubblicato sulla rivista Cell Metabolism ha analizzato il comportamento di alcuni topi di laboratorio alimentati con quattro differenti diete dal medesimo apporto calorico.

Le quattro “diete” prevedevano il medesimo apporto di calorie ma prevedevano una differenziazione delle sostanze introdotte: ad alto contenuto di grassi, ad alto contenuto di fruttosio, ad alto contenuto di grassi e di saccarosio e con crocchette per topi.

La quantità di cibo ingerita era la stessa per ogni gruppo, è stato modificato solo il “periodo” di alimentazione: alcuni roditori potevano mangiare quando volevano, ad altri invece sono stati imposti periodi di alimentazione di 9, 12 o 15 ore. L’esperimento è durato 38 settimane e prevedeva per i topi con gli orari fissi per i pasti la possibilità di “sgarrare” solo durante i fine settimana (come una dieta vera e propria insomma…).

I risultati? È emerso che un orario fisso per i pasti garantisce una “protezione” contro problemi metabolici e obesità. I topi che hanno mangiato “quando volevano”, seppure nelle stesse quantità degli altri, tendevano ad essere obesi e a sviluppare problemi metabolici. I roditori che invece si alimentavano ogni nove o dodici ore non accusavano alcun problema simile.

Secondi gli autori dello studio mangiare a orari fissi influenza il ritmo circadiano più di quanto non faccia il ciclo di luce e buio. Col risultato che chi mangia a intervalli di tempo limitati alle prime dodici ore della giornata non solo previene l’accumulo di grasso, ma riesce anche a perdere peso.