Pochi “Paperoni” nel pianeta ma sempre più poveri nel mondo. Secondo il rapporto “Grandi disuguaglianze” dell’Oxfam, la confederazione internazionale che si batte contro la fame e la povertà, il divario tra ricchi e poveri si sta allargando al punto che entro il 2016 un minuscolo gruppo di miliardari, l’1% della popolazione, avrà più ricchezze del restante 99% del mondo.
Una previsione, quella dell’agenzia internazionale, pubblicata alla vigilia del summit di Davos, che vuole essere uno spunto di riflessione per i leader del mondo riuniti per il World Economic Forum.
Ma, per il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri, la preoccupazione riguarda anche i miliardari perché se “il quadro rimane quello attuale anche le elite ne pagheranno le conseguenze”. Nel 2013, 85 ricchi in tutto il mondo detenevano la ricchezza del 50% della popolazione più povera, di circa 3,5 miliardi di persone. Nel 2014 il numero dei super-facoltosi è sceso a 80, poco rispetto all’anno scorso, impressionante se si considera che appena quattro anni fa il loro numero era di 388.
I “poveri”, circa un miliardo di persone, vivono con meno di 1,25 dollari al giorno, e 1 su 9 non ha nemmeno abbastanza da mangiare. Ecco perchè Oxfam ha chiesto ai governi “di adottare un piano di sette punti per affrontare la disuguaglianza: dal «contrasto all’elusione fiscale di multinazionali e individui miliardari all’introduzione di salari minimi”.