Ancora tensione all’Ansaldo Breda di Carini. Gli operai dello stabilimento siciliano resteranno a braccia conserte per tutta la giornata, mentre nella tarda mattinata parteciperanno anche a un presidio davanti alla sede palermitana della presidenza della Regione.
Lo sciopero è stato indetto da Fim, Fiom e Uilm per chiedere certezze sul futuro occupazionale dei 160 addetti dello stabilimento, che a Carini si occupa di revamping di materiale rotabile.
Contestata anche la decisione della società di trasferire 45 dipendenti della fabbrica nei siti di Napoli e Reggio Calabria. “Due giorni fa l’azienda ha inviato un telegramma e disposto il trasferimento di 45 dipendenti in altri stabilimenti – dice Alessandro Bucoli della Rsu – da questa mattina i badge sono stati disabilitati”.
“Questi lavoratori avrebbero dovuto prendere servizio oggi stesso a Napoli e Reggio – prosegue – contestiamo questa scelta unilaterale, assunta senza alcun passaggio con le organizzazioni dei lavoratori. Chiediamo un intervento del governo regionale sulla vertenza”.
Nei giorni scorsi Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto un incontro al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, con i rappresentanti del gruppo Finmeccanica, per chiedere un piano di rilancio industriale.