Un affluenza da record per la messa celebrata da Papa Francesco al Grandstand – Rizzal Park di Manila nelle Filippine. Secondo alcune stime, alla funzione religiosa avrebbero partecipato più di sei milioni di persone, un milione in più rispetto al precedente record fatto registrare proprio nella capitale filippina il 15 gennaio 1995 in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.
C’è chi mostra scetticismo sulle cifre, ma il lungomare di Manila è apparso completamente gremito ed i maxi schermi non sono riusciti a soddisfare le attese dei tantissimi fedeli presenti per ricevere l’Eucarestia. Papa Francesco si è poi dedicato al consueto giro a bordo di un’auto scoperta mettendo in costante apprensione gli uomini della sicurezza per il rischio di attentati.
A Manila, però, Papa Francesco ha anche incontrato oltre 30 mila giovani radunati nei giardini dell’Università San Tommaso. Grande commozione in apertura di discorso: “Ieri, quando stava per iniziare la messa, una parte dell’impalcatura è crollata e ha colpito una giovane donna che stava lavorando e che è morta. Il suo nome e’ Chrystel. Lavorava per come volontaria nell’organizzazione della Messa, aveva 27 anni. Era giovane come voi”.
Dopo aver chiesto un minuto di silenzio ed avere invitato tutti i presenti a pregare per la giovane ragazza, Francesco ha preferito andare a braccio mettendo da parte i fogli con il discorso preparato: “Questo era quello che volevo dirvi oggi, perdonatemi perché non ho detto quello che avevo preparato, ma una frase mi consola un pochetto: ‘la realtà è superiore all’idea’ e la realtà vostra è superiore a tutte le idee che avevo preparato, grazi davvero, grazie”.
“Piangiamo quando vediamo un bimbo senza casa, che soffre, abbandonato, abusato, usato da una società come schiavo? – ha chiesto il Papa rispondendo alla domanda di un ex bimba di strada – Quando il cuore è capace di farsi questa domanda e di piangere c’è una compassione mondana che al massimo ci fa dare una moneta: se Cristo avesse avuto questo tipo di compassione sarebbe passato, avrebbe curato 3 o 4 persone e se ne sarebbe tornato al Padre. Invito ciascuno di voi a chiedersi: ho imparato a piangere quando vedo un bambino che è affamato, un bambino drogato, un bambino che non ha casa, un bambino abbandonato, un bambino abusato, un bambino sfruttato dalla società?”