“La scelta di Cofferati ci danneggia”. Lo ha detto il vice presidente del Pd, Lorenzo Guerini. “Pur rispettando la sua scelta la trovo sbagliata proprio nel momento in cui il Pd deve affrontare sfide sul fronte nazionale, come la scelta del presidente della Repubblica, e sul fronte locale con le elezioni regionali. Questo è il momento della responsabilità e a favore della comunità. Chiedo a Sergio se questa scelta va in questa direzione”.
Per Gianni Cuperlo “l’uscita di Cofferati dal Pd è una ferita per chiunque abbia creduto con passione alla costruzione di una grande forza della sinistra. Lo è in sé, per la storia e la biografia di Sergio. Lo è doppiamente per le ragioni che la motivano. È sbagliato e offensivo liquidare la decisione di Cofferati come una reazione stizzita all’esito delle primarie in Liguria. E farebbero bene i vertici del mio partito a tacitare reazioni improntate a questo tenore”.
Solidarietà a Cofferati anche da Paolo Ferrero (Prc): Il Pd mostra la sua piena crisi. Mi pare giusto sottolineare come non si tratti solo di una fatto individuale ma di un fatto politico, che segue lo sciopero generale e segnala la crisi del Pd e la frattura tra questo e il movimento dei lavoratori”, ha detto il segretario di Rifondazione comunista.
Di diverso avviso Debora Serracchiani, vicesegretario Pd e governatrice del Friuli Venezia Giulia: “Non si può far parte di una comunità politica dicendo: se vinco resto, se perdo me ne vado”.