Cofferati lascia il Partito democratico. La decisione, peraltro nell’aria, è stata annunciata dallo stesso ex leader della Cgil. Motivo della “scissione” dal Pd, la sconfitta domenica scorsa alle primarie per eleggere il candidato alla presidenza della Regione Liguria.
Al termine della competizione interna al partito democratico, aveva vinto Raffaella Paita con il 55% dei voti. Ma Cofferati aveva lamentato irregolarità nelle votazioni. Sul caso, finito alla commissione di garanzia del Pd, era stata aperta un’indagine dalla Procura di Savona mentre i garanti avevano annullato 4.000 voti ma l’esito era rimasto lo stesso con Paita vincitrice.
Cofferati, dunque, lascia e puntualizza che pur “restano sul territorio, non ho intenzione di ricandidarmi”. Sulle primarie, l’europarlamentare non ha usato giri di parole: “C’è stata molta approssimazione. Ora bisogna fare lavorare Procura e Dipartimento Antimafia perché i seggi invalidati potrebbero essere molti di più. Ma è inaccettabile il silenzio del partito sul caos delle primarie e sulla possibilità di fare nascere un governo di alleanza tra destra e sinistra in Liguria“.
“In questa situazione, per rispetto ai cittadini che mi hanno votato – ha concluso Cofferati – alle mia convinzioni e ad una parte importante della mia vita, in un partito che non dice nulla su quanto accaduto in Liguria io non posso più restare. Una decisione per me difficile e dolorosa perché sono uno dei 45 fondatori del Pd. Vi lascio immaginare con quale fatica sono arrivato a questa conclusione”..