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Sale l’allerta in Belgio per nuovi attacchi /VD | Sequestrati esplosivo, armi e divise

Proseguono le operazioni antiterrorismo in Belgio dopo il blitz di ieri conclusosi con un arresto e due uccisioni. Sono tredici le persone finite in manette e dodici le abitazioni perquisite nell’ambito della lotta alla jihad che ha coinvolto sette paesi europei e lo Yemen. L’allarme sicurezza del paese è intanto salito a 3 su una scala di 4 alla luce di nuovi e inquietanti retroscena emersi dopo gli arresti.

Secondo i media belgi, i jihadisti stavano preparando il rapimento e la decapitazione di un importante personaggio pubblico. Elementi sufficienti per disporre la chiusura sia delle scuole ebraiche di Bruxelles e Anversa che dei posti di polizia per evitare nuovi attacchi che un video diffuso dall’Isis minaccia di compiere “in tutta Europa, in Belgio, Francia, Germania, Svizzera e in America”.

I componenti della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali detenevano esplosivo, divise da poliziotto, quattro kalashnikov in una casa vicino a rue du Palais. I controlli hanno riguardati anche Bruxelles, Mons, Namur, Charleroi, Liège, Braine-le-Comte, Villvord, Zaventem, Moelenbeck e Anderlecht. Tutte zone e comunità in cui è forte la presenza dei cosiddetti «foreign fighters», combattenti Ue radicalizzati e addestrati.

Intanto si prova a fare chiarezza sulle dinamiche dei blitz di Verviers. Secondo alcune ricostruzioni, i primi ad aprire il fuoco sarebbero stati i tre uomini una volta resisi conto della presenza degli agenti delle forze speciali pronti all’irruzione. Sarebbero state utilizzate armi semiautomatiche e kalashnikov, la gente per strada è stata invitata ad allontanarsi velocemente.

La procura federale dichiara che le indagini erano iniziate già da alcune settimane. Non arrivano nè conferme nè smentite sui legami della cellula con Ahmedi Coulibaly che avrebbe acquistato le armi proprio in Belgio per l’attentato nel supermercato kosher a Parigi.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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