Il web utilizzato per una truffa milionaria. Undici persone, di cui 10 italiani e un romeno, hanno rubato un milione e mezzo di euro attraverso false vincite alle slot machine e al video poker realizzate grazie agli accessi abusivi al sistema informatico di Gtech, la più grande società italiana che opera nel settore dei giochi on line.
In manette sono finiti due fratelli romani di 43 e 47 anni, Giorgio e Stefano Morroni: quest’ultimo, come consulente informatico esterno della società, aveva accesso alla piattaforma che gestisce le vincite in denaro del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il meccanismo era ormai ben congegnato: l’uomo inseriva i dati dei beneficiari di vincite in realtà mai avvenute e poi i soldi venivano poi spostati sui conti correnti di persone compiacenti, individuate dal fratello Giorgio, alle quali veniva riconosciuta una sorta di “provvigione” del 20% per il servizio.
Una vera e propria operazione di riciclaggio smascherata dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma che, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno sequestrato 800 mila euro e immobili ed esercizi commerciali per un valore di circa 700 mila euro. Le indagini sono partite da una denuncia della stessa Gtech che ha riscontrato ordini di pagamento non corrispondenti ad alcuna vincita reale, inseriti sempre attraverso lo stesso codice identificativo, da cui è stato possibile risalire alla persona nonostante il tentativo, con l’ausilio di sofisticati software, di rendere anonimo l’autore dell’intrusione.
Le perquisizioni hanno consentito anche di trovare la documentazione di un’altra truffa, stavolta all’Inps, che aveva goduto delle indennità della cassa integrazione anche quando lavorava per la Gtech.