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Mali, il Papa invita a non offendere la fede | “Ma non si uccide in nome di Dio”

Dopo aver lasciato lo Sri LankaPapa Francesco si è recato nelle Filippine, seconda tappa del suo viaggio apostolico in Asia. A Manila, capitale filippina, il Papa inizierà domani una serie di incontri e di cerimonie religiose, fino alla conclusione della sua visita, lunedì, quando alle 10 ora locale ripartirà alla volta del Vaticano.


 

Una volta atterrato all’aeroporto di Manila il Santo Padre ha ricevuto un’accoglienza calorosa incorniciata dai canti e balli di centinaia di giovani. Molti i sacerdoti e i vescovi, tra i quali l’arcivescovo di Manila, il cardinal Luis Antonio Tagle.

“Essere miti, umili non aggressivi” è “miglior modo per rispondere” a minacce di attentati, ha affermato Francesco sull’aereo per Manila. Il Papa è “preoccupato per l’incolumità dei fedeli”. “La libertà di religione – ha detto ancora Francesco – è essenziale, e non si uccide in nome di Dio”. La “libertà di espressione è un diritto, ma anche un dovere”. Non “si offende la religione”, ma allo stesso tempo “non si reagisce con violenza”.

“Forse è una mancanza di rispetto – ha sottolineato il Papa rispondendo a una domanda sui kamikaze e sui bimbi usati come kamikaze – ma credo che in ogni attacco suicida c’è qualcosa di squilibrio mentale e umano, c’è qualcosa che non va nelle persone, nel senso che danno alla propria vita e a quella degli altri. Sì, il kamikaze dà la propria vita, ma non la dà bene, i missionari per esempio danno la propria vita ma per costruire, quando si dà la vita per distruggere c’è qualcosa che non va”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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