Tutto esaurito già dalle prime ore di questa mattina per il numero 1178 del settimanale Charlie Hebdo, di cui saranno stampate 5 milioni di copie rispetto alle 3 annunciate: una tiratura record per il giornale satirico, reduce dalla strage compiuta dai fratello Kouachi nella redazione, che è costata la vita a 12 persone.
La vignetta scelta per l’occasione era già stata anticipata dal quotidiano Libération, che ospita la sede del settimanale, e ritrae il Profeta Maometto, il quale, piangente, mostra un cartello con la scritta “Je suis Charlie”, lo stesso slogan adottato dalle milioni di persone per esprimere il proprio appoggio al giornale satirico. Sopra la sua testa, campeggia poi la frase “È tutto perdonato”.
Ma l’immagine è stata criticata da molti esponenti del mondo musulmano: Al-Azhar, prestigiosa istituzione dell’islam sunnita in Egitto, ha messo in guardia sul rischio che alcuni gruppi musulmani potrebbero ritenere blasfema la sola raffigurazione del profeta, aggiungendo inoltre che le vignette del genere “non aiutano la coesistenza pacifica tra i popoli, anzi, ostacolano l’integrazione dei musulmani nelle società europee e occidentali”.
Dar al-Ifta, l’autorità islamica egiziana, ha definito la vignetta “una provocazione ingiustificata contro i sentimenti degli oltre 1 miliardo e mezzo di musulmani”: “Questo numero – ha aggiunto – porterà a una nuova ondata di odio nella società francese e occidentale”.
Nonostante le proteste, il numero di Charlie Hebdo è andato a ruba, con lunghe file davanti alle edicole già dalle prime ore del mattino nella capitale francese.
(Foto: Twitter – @nbcnews)